Vie d’acqua e ambiente costruito, la presentazione il 10 ottobre alle 17:45 al Museo ex Centrale Idroelettrica Antonio Pitter di Malnisio (Montereale Valcellina, Pordenone).

Nuovo appuntamento all’interno del progetto Dolomiti, metamorfosi di un paesaggio. Giovedì 10 ottobre al Museo ex Centrale Idroelettrica Antonio Pitter di Malnisio (Montereale Valcellina, Pordenone) verra presentato il libro VIE D’ACQUA E AMBIENTE COSTRUITO. Le prime centrali idroelettriche in Friuli e Venezia Giulia, di Francesco Chinellato e Livio Petriccione.

Parteciperanno all’incontro, oltre agli autori, Edino Valcovich e Andrea Zannini.

Il libro

Il territorio friulano, inizialmente infrastrutturato solo dalla rete delle rogge e dei mulini, ai primi del Novecento ha visto la costruzione di nuove tipologie di edifici legati all’industria e alla produzione di energia. La pubblicazione, dopo aver delineato entro un quadro generale i processi di trasformazione economici e ambientali connessi a tale sviluppo territoriale, prende in esame la realizzazione delle prime centrali idroelettriche, in cui funzioni produttive e ruoli simbolici si integrano nella forma di nuove architetture.

Viene presentata poi una schedatura di tali edifici e delle opere idrauliche connesse, analizzando con particolare approfondimento quelle costruite lungo l’asta fluviale del fiume Cellina e oggi dismesse (Malnisio, Giais e Partidor). Il volume, corredato da un ricchissimo repertorio iconografico (oltre settecento immagini), da disegni storici, da rilievi di architetture e dettagli costruttivi, rende ragione del grande valore architettonico e ambientale di quelle che, all’epoca, erano progettate e considerate nell’immaginario collettivo come le nuove ‘cattedrali dell’energia’.

Contribuendo alla comprensione della loro genesi, del ruolo funzionale e delle valenze costruttive, la pubblicazione fornisce inoltre le basi conoscitive necessarie per elaborare nuove chiavi di lettura, finalizzate al recupero sostenibile.

Dolomiti, metamorfosi di un paesaggio

Dolomiti, metamorfosi di un paesaggio è un programma di eventi in quattro anni, in luoghi diversi, che intende documentare l’evoluzione del territorio alpino nell’ultimo secolo e far riflettere sulle sfide del futuro.