Nuova avventura per il commissario Ricciardi, il geniale personaggio nato dalla fantasia di Maurizio De Giovanni che ci presenta, come sempre, un giallo perfettamente congeniato.
Titolo: Vipera. Nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi
Autore: Maurizio De Giovanni
Editore: Einaudi
PP: 304
Prezzo: 18,00
Qualcuno ha ammazzato Vipera, la più famosa prostituta del Paradiso, una delle migliori case chiuse di Napoli.
L’omicidio fa scalpore, in città, perché il Paradiso è una delle case più frequentate, e Vipera era la ragazza più bella, che si concedeva soltanto a pochi e selezionati clienti. I possibili indiziati, per il commissario Ricciardi e il brigadiere Maione, sono parecchi, a cominciare dai clienti di Vipera.
Molte persone potevano avere interesse a ucciderla, anche perché Vipera, al secolo Maria Rosaria, aveva appena ricevuto una proposta di matrimonio da uno dei suoi clienti, un uomo che la conosceva fin da quando erano ragazzi, e la amava fin da allora.
Nessuno sa quale decisione avesse preso Vipera, ma, in ogni caso, sia che avesse deciso di lasciare la “casa” e sposarsi, sia che avesse deciso di rifiutare la proposta di matrimonio, avrebbe ferito o danneggiato qualcuno, nei sentimenti o negli interessi. I sospetti sono tanti, troppi, ognuno con un diverso e plausibile movente.
Ma non è tutto. Come sanno i lettori di Maurizio de Giovanni, il commissario Ricciardi è condannato a vedere i morti, le persone la cui vita è stata stroncata da un atto violento, e a sentire il loro ultimo pensiero. Ricciardi chiama “il fatto” questo suo dono, che lui considera una vera e propria maledizione.
L’immagine di Vipera che gli compare davanti parla di un frustino, e questo indizio confonde ancora di più le acque.
In Vipera ritroviamo i personaggi dell’universo “ricciardiano”, come il dottor Modo, che avrà un ruolo importante, e il cagnolino da lui adottato dopo Il giorno dei morti, Enrica e Livia, entrambe innamorate del commissario Ricciardi, il brigadiere Maione e la sua famiglia. Personaggi che stupiscono per il loro spessore, quasi uscissero dalla bidimensionalità delle pagine.
Tutti, a cominciare da Ricciardi, sembrano prendere vita propria, e, come nella vita, a volte fanno o dicono cose che non ti aspetti, come avviene nella realtà. Ma proprio questo è il bello dell’evoluzione dei personaggi, quando riescono, come in questo caso, a stupire il lettore.
Con Vipera, Maurizio de Giovanni, dopo lo splendido Il metodo del coccodrillo, torna alle atmosfere della Napoli degli anni ’30 e al commissario Ricciardi, il personaggio che l’ha fatto conoscere al grande pubblico.
E lo fa con la consueta maestria, dosando con rara abilità tutti gli ingredienti di un grande romanzo giallo, uniti e amalgamati dalla poesia, da una grandissima umanità e da un’impareggiabile capacità di descrivere i sentimenti, confermandosi come uno dei migliori e più amati autori contemporanei.