Vlad. Le lame del cuore è il primo capitolo della trilogia di Matteo Strukul e Andrea Mutti dedicata alla figura di Vlad Tepes. La recensione di Giacomo Brunoro.

Vlad Tepes è stato un personaggio storico pazzesco, era ora che qualcuno raccontasse la sua storia.

Per nostra fortuna non l’ha fatto un “qualcuno” qualsiasi, ma un team creativo formato da Matteo Strukul (sceneggiatura), Andrea Mutti (disegni) e Vladimir Popov (colori).

Il risultato è un fumetto fantastico, una storia costruita attorno a sentimenti profondi che ti coinvolgono pagina dopo pagina.

Da un lato la ricostruzione storica di un territorio e di un epoca incredibili, dall’altro una serie di personaggi che ruotano attorno al voivoda più famoso e spietato di tutto i tempi.

Vlad Tepes infatti è il protagonista assoluto di questa storia, e non poteva essere altrimenti: quando entra lui nella pagina tutto sparisce, è impossibile staccare gli occhi da questo demone vestito di rosso che fa sentire la sua presenza in maniera quasi fisica.

Senza dubbio merito del disegno spigolo e affascinante di Andrea Mutti, ma anche delle scelte cromatiche azzeccatissime di Popov.

La storia scritta da Matteo si articola attraverso un arco temporale serrato, alla vigilia di quella che sarà la sfida della vita di Vlad Tepes, ovvero quella contro il sultano ottomano Maometto II.

In apertura di volume assistiamo a una delle scene più epiche della biografia del signore della guerra rumeno, una scena che racconta molto più di quanto si potrebbe credere. In quel gesto matto e scelleratissimo non c’è soltanto l’aperta dichiarazione di guerra a Maometto II, c’è tutto Vlad.

Un uomo fatto di abissi imperscrutabili, un condottiero che ha sempre cavalcato l’onda delle sue passioni e dei suoi istinti, un genio militare che non può essere compreso se non ci si cala profondamente nell’epoca e nella società in cui visse, lottò, congiurò, amò, uccise e venne ucciso.

Vlad. Le lame del cuore è l’ennesima scommessa vinta di Matteo Strukul (sulla cosa peraltro non nutrivo nessun dubbio), ma anche di Feltrinelli Comics che grazie alla sapiente regia di Tito Faraci (sempre più la grande eminenza grigia del fumetto italiano) finora non ha sbagliato un colpo, inanellando una serie di fumetti davvero cazzutissimi.

Ora non ci resta che aspettare i prossimi mesi per leggere gli altri due volumi della trilogia dedicata a Vlad su cui, a questo punto, ho aspettative altissime.