Il trio comico “Marco e Pippo” e il regista Enrico Lando presentano ZIO UEB. Creatività, comicità e talento “made in lockdown”.
Il trio comico Marco e Pippo ha presentato oggi alla Mostra del Cinema di Venezia la “sketch comedy” Zio Ueb.
Una web series figlia del lockdown che ha riunito un cast artistico eclettico: il trio comico di Marco e Pippo (Filippo Borille, Gaetano Ruocco Guadagno e Marco Zuin), il regista Enrico Lando (I Soliti Idioti, Scappo a Casa e molti altri), una squadra importante di autori, supportati dal produttore ZED!, la modella e attrice Ariadna Romero, oltre a Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli.
Un prodotto “made in lockdown” che ambisce ad essere precursore di un genere nuovo, ma che fa pensare anche ai grandi comici del passato, quello del corto seriale, su cui stanno mettendo gli occhi tutti i grandi players internazionali per la prossima stagione.
È nata così la prima serie di sketch comedy ZIO UEB, 10 puntate di circa 7 minuti l’una destinate ad una visione unicamente web.
ZIO UEB, la storia
ZIO UEB inizia nei corridoi della Broadcast Television International Channel sezione di Bertipaglia; due comici (Marco e Gaetano) attraversano sicuri di sé i corridoi in preda alla consapevolezza che la loro idea renderà ricchi e famosi. Ben presto ci si rende conto che questa scena era reale solo nelle menti dei due comici e che la realtà è ben diversa. Marco, Pippo e Gaetano in verità stanno entrando dal direttore della rete. La loro proposta verrà subito bocciata.
Da quel momento in poi Marco, Pippo e Gaetano, diventeranno i “creativi” che all’interno di questa piccola televisione saranno alla disperata ricerca di un nuovo programma televisivo.
In questo fantasioso viaggio conosceremo tutto il mondo della piccola televisione popolato da: segretarie barbute, improbabili e focosi magazzinieri, assessori cialtroni, stylist, tipiche coppie alla ricerca di sé stesse, pupazzi dispettosi e tanti altri ancora (i personaggi storici e nuovi di Marco e Pippo, l’unico duo che è un trio).
Ogni giorno dalla loro sala creativa i nostri eroi cercano di creare una nuova idea da proporre al direttore: una volta sarà una trasmissione sul meteo, un’altra una di wedding planner tutto condito dalla sonora incapacità italica ad essere davvero credibile.
L’allegria e la comicità, seppure inconsapevole, è la base della sitcom: ogni tentativo di rappresentare le loro idee sarà vissuto con entusiasmo e con la purezza dei neofiti che, al di là degli interessi personali ed egoistici, vivono il mondo di un certo tipo di televisione come un grande circo cui partecipare, alle volte anche con disperazione, ma con quella consapevolezza gioiosa tipica degli artisti comici.
Lo staff
Marco e Pippo, l’unico duo che è un trio, in questa sitcom si confrontano con un nuovo stile narrativo, accompagnati da uno staff di supporto di alto livello, che ha come obiettivo sia quello di creare una rete fra lavoratori dello spettacolo attingendo da autori rai come Stefano Sarcinelli, a pilastri del teatro napoletano come Francesco Paolantoni, sia quello di valorizzare le eccellenze delle professionalità venete che per questa occasione sono stati riuniti grazie alla regia di Enrico Lando e all’organizzazione della produzione di Giacomo Gagliardo.
Note di regia
ZIO UEB è un programma che sa prendere e prendersi in giro. Una sketch comedy, una satira sociale che vuole raccontare l’Italia e il Veneto attraverso i suoi protagonisti.
Gli sketch del programma sono costruiti intorno a personaggi fissi ed estemporanei che mostrano in modo ironico, dissacrante e grottesco le contraddizioni del nostro paese. Riprendendo i temi tipici della commedia all’italiana, si rappresenterà in modo satirico la vita quotidiana dei personaggi, sfruttando stereotipi e archetipi infissi nel tempo.
I protagonisti degli sketch sono tipi molto diversi, ognuno rappresenta l’italiano ai giorni nostri con i suoi tic, le sue nevrosi e i luoghi comuni destinati a diventare tormentoni. Personaggi portati all’estremo delle loro caratteristiche, fino a diventare surreali.
ZIO UEB ha un approccio stilistico cinematografico. È girato in location e non in teatri di posa, fotografato come fosse un film, con particolare attenzione al trucco e ai costumi. Quando un programma televisivo viene curato nei suoi elementi risulta più credibile.