I Signori della cenere, la recensione di Federica Belleri per Sugarpulp MAGAZINE del nuovo romanzo di Tersite Rossi pubblicato da Pendragon.

I signori della cenere, la recensioneTitolo: I signori della cenere
Autore: Tersite Rossi
Editore: Pendragon
PP: 397

Il destino di Lorenzo, Aldo e Petra parte da lontano. Dal loro e dal nostro passato. Dalla storia dell’umanità, dall’unione e dal conflitto di forze opposte. Come i buoni e i cattivi, l’acqua e il fuoco, l’amore e l’odio, il povero e il ricco. L’eterna lotta per raggiungere il potere scavalcando, calpestando e uccidendo. L’orrore generato dal denaro che si scontra con la volontà di sovvertire tutto, di cambiare le posizioni acquisite.

L’insicurezza, la paura, il fatto di essere spiati, non hanno importanza. Forse fanno parte di un disegno più grande. Utilizzare gli altri attraverso le minacce e il ricatto per indebolirli, equivale a farlo anche con se stessi. Ma, a volte, si è troppo ciechi per rendersene conto.

Perché? Perché scalare il potere, ottenere l’attenzione di tutti, arricchirsi alle spalle del prossimo è diabolico, ma soddisfacente. Crea dipendenza, come una droga. Perché l’economia mondiale si ritrova ad essere guidata da esseri senza scrupoli, pronti a vendere fumo e a convincere tutti di quanto possa essere indispensabile. Perché qualsiasi cosa può essere fonte di guadagno, anche la vita stessa, il cibo o l’acqua. Perché avere il controllo finanziario a livello mondiale è un obiettivo allettante ma crea il caos, provoca povertà e malattie, getta i governi nel marasma, causando una guerra civile.

In nome della cenere, del nulla che rimane nell’animo di quel pugno di omuncoli potenti, ricchi e svuotati da ogni sentimento, abili sfruttatori e commercianti di morte. Lorenzo, Aldo e Petra. Buio, penombra e luce. Vittime e carnefici di un sistema avido e distorto, lucido di follia. Consapevoli nei limiti del loro lato umano, di quanto sta accadendo, travolti dagli eventi che loro stessi hanno contribuito a creare. Diversi e lontani, ma al centro di tutto, al di là dei principi, della coscienza, della parola data. Costretti a proteggersi, anche da loro stessi. Parti dello stesso universo che si completano, senza mai esprimersi del tutto. Che si promettono, senza mantenersi.

Tersite Rossi, collettivo di scrittura che affronta il tema di una crisi economica globale e spaventosamente attuale, e le sue terribili conseguenze. Crisi impersonificata da tre personaggi distanti per cultura, formazione e provenienza. Protagonisti, loro malgrado, del quotidiano, legato alla loro storia personale, che inevitabilmente torna a galla, influenzando lo scorrere delle cose.

Ottimo romanzo di riflessione, denso di avvenimenti e di informazioni. Il ritmo ben sostenuto invita all’attenzione sui particolari. Immergetevi. Assolutamente consigliato.