La seduzione del lato oscuro: Darksiders

La seduzione del lato oscuro: DarksidersTitolo: Darksiders – La cripta degli Abomini
Autore: Ami Mamell
Editore: Multiplayer.it Edizioni
PP: 338
Prezzo:
 15,00

Come avrete notato, ultimamente a Sugarpulp abbiamo allargato il tiro: non più solo pulp mescolato a noir e crime fiction ma anche tutte quelle infinite e affascinanti variazioni sul tema ogniqualvolta a questi generi possano unirsi l’avventura, l’horror, il gore, il dark fantasy.

Del resto, se ci prendiamo la briga di andare a vedere dove, quando e con chi nasce la narrativa pulp, ebbene ci rendiamo conto che i padri nobili di un simile “genere di risulta” sono autori sorprendenti quando non impensabili: Robert E. Howard (autore dei cicli d’avventure di Conan e Solomon Kane) o Edgar Rice Burroughs (Tarzan) il quale proprio dal suo personaggio principe volle cavare tutto il sangue possibile in termini commerciali, battendosi fin dall’inizio per garantirgli una serialità, come in effetti fece, una strip fumettistica e financo un film.

Insomma una cross-medialità in tempi non sospetti che oggi più che mai anima la nostra vivacissima comunità di appassionati.

La seduzione del lato oscuro: DarksidersE allora oggi, proprio in nome di questo multi-linguaggio, vogliamo parlarvi di Darksiders, romanzo firmato da Ari Marmell per un editore sempre più in palla come Multiplayer.it Edizioni che arriva come primo libro ufficiale ispirato all’omonima serie di videogame, approdata di recente al secondo episodio, che ha financo prodotto una serie di comic-book per la Dark Horse. Capito adesso dove andiamo a parare?

Già, perché Joe Madureira, già artista per Marvel, è stato uno dei concept designer di Darksiders Wrath of War, il primo gioco realizzato da Vigil Games e THQ, di cui Madureira era creative director e per il quale ha realizzato il look di personaggi e ambienti su sceneggiatura di Joe Kelly. A quel punto, dopo il successo del primo episodio, THQ e Vigil Games sono recentemente usciti con “Darksiders II” pubblicato in contemporanea al romanzo di Marmell sugli scaffali negli States per i colori di Del Rey.

Già, ma che cosa ha davvero scatenato quest’offerta di ottima narrativa a più livelli? Noi crediamo la bellezza dell’archetipo e del modo in cui il modello è stato sviluppato.

Parliamo di Conflitto, Furia, Guerra e Morte: i quattro cavalieri dell’Apocalisse. E poi di angeli e demoni, di Principi dei Corvi e Nephilim, di un mondo iconograficamente talmente affascinante da rendere la materia narrativa a dir poco incandescente.

Basta andare a guardarsi qualche trailer per capire la potenza iconica con cui Madureira si è misurato e, ancor di più, diremmo, la sfida dev’essere stata impegnativa per Ari Marmell. Perché rendere con la parola le gesta dei quattro cavalieri, raccontare di luoghi impervi e frustati dalle tormente di neve, descrivere mondi di cenere e grotte forgiate nella carne pulsante non dev’essere stata impresa da poco

Marmell, in Darksiders – La cripta degli Abomini (Multiplayer.it Edizioni, pp. 338, Euro 15,00) ne è uscito da grande autore qual è: con una prosa ricchissima, policroma, scintillante, resa magnificamente dalla traduzione attenta e colta di Leonardo Fedi. Già solo la lettura delle prime pagine, ghermisce il cuore del lettore, portandolo in un mondo sospeso fra romanzo gotico e pura avventura in un mix narrativo davvero coinvolgente.

La seduzione del lato oscuro: DarksidersL’Arso Consiglio tiene in equilibrio il mondo complesso di Paradiso e Inferno e i quattro cavalieri dell’Apocalisse ne sono il braccio armato. Ma c’è qualcuno che minaccia l’Ordine Costituito, qualcuno che ha cominciato a collezionare le armi dei Nephilim, armi potenti, al punto di essere in grado di alterare gli equilibri fra i mondi.

Ed è allora che l’Arso Consiglio chiede a Morte di svelare, braccandolo, l’identità del cospiratore e a Guerra di neutralizzare la bomba santa che gli Angeli custodiscono nella Città Bianca e con la quale intendono attaccare l’Inferno.

Una doppia missione dunque che, in un modo o nell’altro, prevede un intreccio che non riveleremo, per amore di lettura, e che tuttavia tiene con il fiato sospeso per l’incontaminata bellezza del raccontare di Marmell.

Inutile dire che il mondo di Darksiders è di tale icastica bellezza da suggerire la speranza che altri romanzi possano trovarvi ambientazione anche perché, pur dedicando attenzione anche a Furia e Conflitto, il romanzo di Marmell concentra la propria narrazione su Guerra e Morte e del resto non poteva che essere così trattandosi del romanzo ufficiale ispirato ai primi due episodi del videogame che hanno proprio questi ultimi come protagonisti.

Ma è proprio la capacità di riportare in auge l’epos dei cicli cavallereschi in chiave pop che entusiasma il lettore di Darksiders, quell’incedere solenne che si respira in romanzi come Religion di Tim Willocks ad esempio, complice una scrittura potente e una “famiglia” di creature e simboli che popolano pagine magnifiche: è il caso di Polvere, il corvo di Morte, che saetta nero nel cielo, oppure di Rovina, il cavallo di Guerra il cui rombo di zoccoli fiammeggianti fa tremare la crosta della terra, e ancora Lilith che accarezza i demoni ai propri piedi e Belisatra dai lunghi capelli neri come magma raffreddato, insomma un’intera teoria di eroi e villain da far godere anche il più esigente dei lettori.

Tutto questo viene proposto in una chiave particolarmente anfetaminica come se chi scrivesse fosse sotto speed, le sequenze di battaglia sono di una bellezza straniante, onirica, perfino pittorica, i dialoghi, curatissimi, raccontano i personaggi meglio di mille descrizioni che pure non mancano ma che vengono riservate al ritratto del Creato.

Ne viene fuori un romanzo davvero particolare e dal fascino maligno come se in fondo alla pagina allignasse un po’ di quella cenere corrusca e sulfurea che Morte non si fa mai mancare.

Sposando romanzo gotico e dark fantasy, Ari Marmell firma così, per quel che ci riguarda, uno dei libri più belli pubblicati quest’anno.

Da regalare a Natale senza nemmeno pensarci.