Andrea Camilleri, il maestro del giallo italiano, il 6 settembre ha compiuto 90 anni. L’omaggio di Sugarpulp a firma di Danilo Villani.

Il 6 settembre ’15 il Maestro Andrea Camilleri ha compiuto 90 anni. Abbiamo letto dappertutto un susseguirsi di auguri, di messaggi, di vera partecipazione all’evento.

Personaggio particolare Andrea Camilleri, che si definisce uomo dai “tempi lunghi” nel bel libro intervista La linea della palma scritto a quattro mani con Saverio Lodato.

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Tempi lunghi per diventare padre, tempi lunghi per affermarsi professionalmente, tempi forse lunghissimi per divenire l’uomo di successo e di fama con risonanza a livello quasi globale.

Anni, anzi decenni, trascorsi nell’ombra, dietro le quinte, come soggettista, sceneggiatore, scopritore e creatore personaggi entrati nell’immaginario televisivo e non, fra tutti il commissario Maigret, la cui interpretazione fu lodata finanche da Simenon, il tenente Ezechiele Sheridan la cui fama fu in un certo senso nociva a Ubaldo Lay che rimase prigioniero a vita del personaggio.

E poi il teatro di Eduardo, autentica perla della produzione RAI all-time e vetta praticamente irraggiungibile.

E poi l’attività di scrittore. Tutto ebbe inizio nel 1978, ennesima riprova dei tempi lunghi visto che Camilleri aveva la non più verde età di 53 anni, con Il corso delle cose.

Da allora è stato un susseguirsi di svariate opere, naturalmente scoperte “post”, tutte con la Sicilia come contesto e microcosmo. Una carrellata di situazioni delle più svariate con personaggi e protagonisti di ogni rango e ceto: tutori dell’ordine e uomini d’onore, donne pie e femmine accalorate, preti e miscredenti.

E lo sfondo, nel pieno rispetto della formazione teatrale del Maestro, sempre a tre pareti sia esso il circolo nobiliare di Vigàta o l’osteria del Turiddu di turno.

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Scrittore ma anche maestro di sperimentazione come i monologhi interiori in dialetto genovese del protagonista de La mossa del cavallo sorta di stream of consciousness di stampo joyciano o il romanzo semi-epistolare La scomparsa di Patò autentico collage di mass media, burocrazia e gossip nonché la diffusione del lemma ingravidabalcon” per il cui significato si rimanda a La stagione della caccia.

Si potrebbe procedere ad libitum essendo l’argomento degno di notti insonni ma ci si limita ad augurare semplicemente buon compleanno al Maestro Camilleri.

P.S.

L’omissione di un certo personaggio, funzionario del Ministero Degli Interni, è voluta.

Questo perché un autore come Camilleri è conosciuto, dalla maggioranza, solo per quel certo personaggio e su riflesso generato dal mezzo televisivo.

Purtroppo la situazione è quella che è, situazione che tra qualche anno farà affermare a qualcuno che la Commedia è stata scritta da Benigni Roberto Da Manciano La Misericordia.