He-Man e i Masters sono stati uno dei grandi simboli degli anni ’80. Tornano ora nelle edicole e nelle fumetterie italiane con una serie targata DC Comics.

He-Man e i Masters sono stati uno dei grandi simboli degli anni ’80 per tutti i ragazzini dell’epoca: costavano poco, erano super kitsch, avevano alle spalle un immaginario fortissimo, erano fatti molto bene.

He-Man and the Masters of The Universe

Non è un caso del resto se un blogger-superstar come Alessandro DocManhattan Apreda ha intitolato il suo libro sugli anni ’80 Per il potere di Grayskull

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Già negli anni ’80 i Masters erano stati protagonisti di una serie di minicomics pubblicati dalla Marvel e che anche in Italia venivano venduti all’interno delle confezioni dei singoli personaggi.

Poi c’erano stati i cartoni animati e nel 1987 è arrivato anche un film con Dolph Lundgren, film che non è mai stato molto apprezzato dalla critica, né tantomeno dai fan.

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In un’epoca di remake, vintage, nostalgia, ripescaggi e nerdate senza frontiere come la nostra non potevano certo mancare i Masters che peraltro da qualche anno a questa parte sono al centro di un vero e proprio fenomeno di culto online.

Ecco allora che a settembre 2013 la DC Comics ha iniziato a pubblicare una serie di fumetti che, grazie alla Lion, sono disponibili da poco anche in Italia (in formato digitale erano comunque già acquistabili online).

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L’esperimento è sicuramente interessante perché quello di He-Man e soci è senza dubbio un immaginario potente e che può essere sviluppato in mille modi. C’è dietro un’estetica molto forte e per quanto riguarda la scrittura si può tranquillamente spaziare dal classico Sword & Sorcery alla Conan il Barbaro fino al fantasy.

I personaggi, nonostante tutto, sono ancora fighissimi e le interpretazione grafiche più adulte dei fumetti li rendono ancora più affascinati, senza tener conto che si apre le porte allo sviluppo di un universo narrativo potenzialmente infinito.

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Nel primo numero si parte alla grande con un Beast-Man impressionante e sono davvero curioso di vedere come verranno sviluppati personaggi come Trap Jaw e Man At Arms, in assoluto i miei Masters preferiti di sempre.

La cosa più incredibile dei Masters è che, nonostante tutto, sono invecchiati bene rispetto a molti altri prodotti dell’epoca.

La serie portata in edicola e in fumetteria dalla Lion si propone di fare ordine anche nella complessa e disordinata continuity del mondo di MOTU, dato che nel corso degli anni non c’è stato uno sviluppo organico della storia che sta dietro ai singoli personaggi, con tutte le conseguenze del caso.

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In ogni numero verrà pubblicata infatti una guida al mondo dei mondo di He-Man e dei Masters, in modo da mettere ordine in quello che oggi è, diciamocelo pure, un gran casino.

I disegni del primo albo sono decisamente classici, le storie reggono e si vede che comunque c’è molto mestiere dietro, ora stiamo un po’ a vedere come progrediranno i prossimi albi (sperando che la serie regga a livello di vendite). Personalmente mi aspetto dei fumetti molto pop, sia per quanto riguarda il visual che le scrittura.

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He-Man and the Masters of the Universe infatti ha tutte le potenzialità per essere una serie divertente e senza troppe pretese, un fumetto che deve necessariamente puntare sull’effetto nostalgia ma che, se scritto e disegnato nel modo giusto, potrebbe comunque dire la sua.

A questo punto resto in attesa di poter vedere un’operazione simile fatta con quella figata suprema che era M.A.S.K., ma se andiamo avanti di questo passo sarà più facile veder tornare in auge Blackstar.