La Talpa di John Le Carrè è una spy story intricata, approfondita, ma con una scrittura delicata e elegante, lontana dai luoghi comuni. Imperdibile.

La TalpaTitolo: La Talpa
Autore: John Le Carrè
Editore: Mondadori
PP: 364
Prezo: euro 10 cartaceo, euro 6.99 ebook

Sharm el Sheikh, Egitto, settembre 2003
Spiaggia di Colostrai, Sardegna, luglio 2013

No, non ci ho messo dieci anni a leggerlo. Ma mi sono concesso dieci anni di pausa tra la prima e la seconda lettura. Scoprendo una cosa: quello che, a 26 anni, ho ritenuto uno dei libri più noiosi mai letti, con un po’ di maturità letteraria in più (non ridete, per favore) si è rivelato un vero capolavoro della spy story.

Andiamo con ordine: John Le Carrè è uno che ne sa a pacchi, perché è stato un agente segreto a servizio di Sua Maestà. Quindi gioca in casa, in questo libro. Anche perché, oltretutto, racconta la storia di cui è stato protagonista nella sua vita di agente e che gli è costata la carriera.

La storia, di per sé, è banale: i servizi segreti inglesi sono convinti che si annidi una talpa al loro interno e, quindi, devono smascherarla. Il capo assoluto, conosciuto come “Controllo” ritiene che l’unico uomo in grado di portare a termine un lavoro così sofisticato sia George Smiley, un agente da poco pensionato. E lo richiama in servizio. Perché signori miei, siamo in piena guerra fredda.

I due blocchi contrapposti addestrano i migliori uomini con percorsi pluriennali presso accademie in cui creano delle grandi spie. Scovare una spia straniera può essere un compito gravoso, se questa è ben addestrata, ma è quasi impossibile scoprire se a fare le soffiate è qualcuno che tu stesso hai formato e cresciuto. Qualcuno che conosce i tuoi metodi, le tue precauzioni. E che è perfettamente in grado di simulare una realtà perfetta ai tuoi occhi.

George Smiley è un personaggio straordinario. Calmo riflessivo, dagli spessi occhiali. Con una moglie bellissima ma un po’ troppo ingovernabile, ed una conoscenza del blocco sovietico come pochi altri. Dopo aver passato la vita entrando ed uscendo da Berlino Est, infiltrando agenti in U.R.S.S., dopo aver scoperto l’unico uomo dei servizi segreti dello Zar in grado di tenergli testa (l’emblematico Karla) è stato messo in disparte. Ma l’esperienza e le incredibili capacità analitiche lo rimettono in pista.

La talpa non è un romanzo adatto ad un lettore distratto, è un romanzo molto complesso. Serve attenzione, ci si deve concentrare. Perché il gioco a cui si è assiste è sottile, fatto di sfumature leggere. Un costante equilibrio precario, una catena di eventi che vanno analizzati in quel quadro complesso che è la guerra fredda, un quadro che personalmente adoro (da un punto di vista letterario).

Strepitose le scene nella piovosa campagna inglese, eccellenti le analisi dei personaggi coinvolti. E straordinaria la disamina dei servizi segreti e della loro organizzazione in un periodo in cui la prima tecnologia comincia ad affacciarsi su quel mondo.

A mio avviso all’Università, nei vari corsi che parlano delle dinamiche di sistema, un libro come questo andrebbe letto. Perché ha un potere straordinario: ti fa capire come, spostando un piccolo elemento di pochissimo, le conseguenze possano essere assolutamente distanti da quanto era previsto. E la capacità di leggere questo movimento, in Le Carrè, è straordinaria.

Ok, io sono un po’ di parte, perchè adoro quest’autore come il suo stretto collega Frederick Forsyth. Ma, davvero, per chi volesse leggere una spy story intricata, approfondita, ma con una scrittura delicata e elegante, lontana dai luoghi comuni, La Talpa è un romanzo imperdibile.

E, tranquilli, dovrebbero bastare un po’ meno di dieci anni…

VOTO: 3 Barbabietole su 5