Palle Spaziali, Tredicesima Giornata. Rubrica di contro-informazione calcistica a cura di Fabio Chiesa per Sugarpulp MAGAZINE.

Mini fuga della JUVENTUS sempre più intenzionata a rendere la Serie A più noiosa del campionato scozzese. I bianconeri ospitano il Pescara di Massimo Oddo – amiamo ricordarlo ubriaco dopo la vittoria del Mondiale 2006 – in una partita che, considerata la sosta nazionali, potrebbe riservare qualche sorpresa. Dico potrebbe, perché in realtà finisce 3-0 e buonanotte  Allegri, per zittire una volta per tutte le critiche sul bel gioco, tenta l’azzardo dell’anno schierando contemporaneamente Kwando “Passo la palla a caso” Asamoah e l’ormai ex profeta Hernanes. La Signora passa al 36’ con Khedira, raddoppia al 63’ con Mariolone Mandzukic e, al 69’, chiude i conti proprio con Hernanes; quest’ultimo, ormai poco avvezzo ad esultare per un gol, si esibisce in una capriola così sbilenca da rischiare la rottura del femore. A secco Gonzalo Higuain che dopo le critiche relative alla sua forma fisica ricevute in nazionale decide di rispondere da par suo divorandosi un paio di gol e colpendo una traversa. I bene informati sostengono che nonostante i gol mangiati il centravanti sia comunque uscito dal campo con un certo appetito.

Il derby di Pechino

MILAN ed INTER si affrontano a San Siro nel primo derby di Pechino, pardon, di Milano. Le due squadre scendono in campo in uno stadio pieno di dragoni e lanterne, il Milan con l’obbiettivo di conquistare un secondo posto solitario e l’Inter vogliosa di riscattarsi dopo l’arrivo del nuovo allenatore Stefano “Billy Bob Thornton” Pioli. La partita è piuttosto equilibrata e le reti arrivano da grossolani errori individuali tanto che Fox Life sta pensando di coinvolgere le due società nel nuovo format “Difese da incubo” con Paolo Montero a sostituire Antonino Cannavacciuolo. L’Inter parte forte ma deve arrendersi al 42’ quando Suso, dopo aver superato un Ansaldi intento ad interrogarsi sul senso della vita, beffa Handanovic con un tiro a giro. Passano pochi minuti della ripresa, la difesa milanista è presa a protestare per un fallo laterale e Candreva ne approfitta per buttarla all’incrocio. Il Milan si riporta però in vantaggio al 58’. Suso entra in area e mentre Miranda è impegnato a chiedersi se sia nato prima l’uovo o la gallina, trafigge ancora una volta Handanovic. Sembrerebbe finita, ma al 92’ Perisic, lasciato più solo di Gabigol durante la gestione De Boer, firma il pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. 2-2 e tutti a casa a strafogarsi di involtini.

Atalanta al Top

“Atalanta ostacolo duro, serve giocare da Juve” aveva dichiarato Luciano Spalletti direttamente dal pollaio del Cioni. I suoi giocatori rispondono all’appello prendendo esempio da Inter-Juventus della quarta giornata e vanno a sbattere contro la sorprendente Atalanta di frà Gasperini. Primo tempo dominato dalla ROMA che si porta in vantaggio prima dell’intervallo con un rigore sacrosanto trasformato da Perotti per tocco di mano di Toloi. Nel ripresa i giallorossi spengono la luce ed i padroni di casa si scatenano con il rocambolesco gol di Caldara, al 62’, ed il rigore di Kessie al 90’. Vive proteste di Dzeko contro il direttore di gara per il penalty assegnato a Gomez: “Non è così che ci si butta” ha sbottato l’attaccante visibilmente contrariato. “Il carpiato è un arte, non si possono dare rigori per tuffi dilettantistici”.

Napoli in scia positiva

Udinese-NAPOLI segna il ritorno al gol, dopo 7 mesi, di Lorenzo “Gomorra” Insigne. Il centrocampista in questo mesi ne ha passate di tutti i colori: improbabili tagli di capelli, litigi con Giaccherini per l’utilizzo dell’unico triciclo messo a disposizione dalla società, diverbi con don Maurizio Sarri… Alla fine però ci ha pensato la difesa dell’Udinese a ridare il sorriso allo scugnizzo che con una doppietta ha piegato i friulani per 2-1. “Su Insigne non ho mai avuto dubbi, semmai sul suo parrucchiere” ha dichiarato Sarri al termine del match mentre premiava il suo esterno con un cono al puffo ed una confezione di figurine dei Pokemon. Entusiasta del risultato anche Manolo Gabbiadini che è stato visto aggirarsi nei pressi di Castel Volturno con in mano una corda.