Per legge superiore
Titolo: Per legge superiore
Atuore: Giorgio Fontana
Editore: Sellerio
PP: 256
Prezzo: 13,00
Un romanzo denso e bello. Una scrittura chirurgica e asciutta.
“Per legge superiore” di Gorgio Fontana è una storia che riassume in sé temi e significati che raramente vengono affrontati dalla narrativa giudiziaria, per l’appunto quella “legge superiore” che ordina ad ogni magistrato di diventare ciò che deve essere e soltanto quello: un reale strumento di giustizia in grado di rifiutare ogni compromesso con la carriera e con le aspettative di un mondo circostante che si nutre di favole rassicuranti anche a scapito della verità.
Il protagonista che vive sulla sua pelle questo dilemma morale ed esistenziale è l’ultrasessantenne Roberto Doni, sostituto procuratore milanese prossimo al più alto incarico della sua lunga e specchiata carriera. Tutto accade quando gli viene affidato un caso apparentemente semplice nel quale dovrà sostenere l’accusa contro un muratore tunisino accusato di un crimine terribile. Sembra tutto chiaro e banalmente scontato. A questo punto però interviene nella vicenda Elena, una giovane giornalista freelance che incontra Doni e gli chiede, convinta dell’innocenza dell’imputato, di proporne l’assoluzione. Sarà la stessa Elena a risvegliare nel magistrato una coscienza del tutto nuova e inaspettata, attraverso un’inchiesta approfondita svolta nel mondo di via Padova, tra la sua gente, le sue strade, gli intrecci che lì si intersecano e si aggrovigliano come matasse. E la verità, quella cui soltanto deve rispondere un reale strumento di giustizia, si scoprirà essere ben altra da quella comoda e apparente che si credeva.
Trama semplice, ma storia e intreccio notevoli.
Davvero un bel romanzo.
“Un romanzo denso e bello. Una scrittura chirurgica e asciutta”
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