Con Sharknado 2 – The Second One ritornano gli squali volanti della Asylum, e questa volta il divertimento è assicurato.

Due enormi perturbazioni si avvicinano a New York e sono destinate a scontrarsi proprio su Manhattan, creando in tal modo la madre di tutti i tornado. Una delle due porta con sè anche tutti gli squali dell’Oceano Atlantico replicando in tal modo quanto già accaduto poco tempo prima sulla costa occidentale degli Stati Uniti. I protagonisti sopravvissuti al primo Sharknado (trovate qui la recensione del film), in visita parentale a New York, si troveranno ad affrontare nuovamente la biblica pioggia di pescecani e salvare la Grande Mela dall’Apocalisse. Questa è la trama di Sharknado 2 e non c’è bisogno di aggiungere altro, data la linearità della storia. Quello che conta è altro.

Innanzitutto, posso dire senza dubbio di smentita che Sharknado 2 è l’apoteosi della puttanata, e che i tipi della Asylum questa volta si sono superati. Direi che con il primo ed acerbo Sharknado avevano solo fatto le prove, ma questo sequel li porta alla maturità artistica, a quella consapevolezza cialtrona che iscrive di diritto Sharknado 2 nell’empireo albo delle stronzatone. La mia non è una stroncatura, perché qui siamo di fronte a gente che alza volutamente di continuo l’asticella della demenzialità a cui il limite del cielo evidentemente non basta. Si deve andare oltre. Soprattutto, Sharknado 2 contiene una carica di autoironia difficilmente rinvenibile in altre pellicole Asylum.

Tralasciando gli squali che solcano i cieli e puntano i malcapitati come missili balistici, Sharkando 2 è un crogiolo di citazioni cinematografiche non proprio scontate e, per di più, di genere diverso rispetto a quello cui il film appartiene. Già all’inizio del film, il protagonista – a bordo dell’aereo di linea che attraversa la tempesta diretto a New York- avvista gli squali che si posano sull’ala dell’aereoplano, così come uno psicotico John Lithgow vedeva i folletti malvagi nell’episodio di Ai Confini della Realtà. Poco dopo, i piloti dell’aereo vengono messi fuori combattimento da uno squalo che si schianta sul parabrezza come un insetto in autostrada. E chi è il comandante dell’aereo? In un film demenziale non poteva essere che Robert Hays, l’attore che impersonava il depresso Ted Striker ne L’aereo più pazzo del mondo!

Proseguendo, giunti a New York, il tassista ubiquo (come in Fuga da New York) altri non è che Judd Hirsch, tassista celeberrimo della vecchia e mitica serie TV Taxi (Hirsch lascerà anche il suo biglietto da visita dicendo «…faccio anche l’attore, ogni tanto»). Quando l’uragano si scatena su Manhattan, la Statua della Libertà perde la testa (Il pianeta delle Scimmie) che, fregandosene delle leggi fisiche dell’inerzia, rotola senza freni lungo una via di New York come una palla da bowling (I predatori dell’arca perduta).

Nelle fogne di New York, due tecnici inviati per dei controlli vengono assaliti dall’urbanamente mitologico alligatore gigante (Alligator) poco prima che quest’ultimo sia azzannato da uno squalo bianco finito chissà come là sotto. Altro squalo che divora a morsi l’ultimo vagone della metropolitana (a me ricorda la scena di Die Hard 3). Lanciafiamme creati con Super-liquidator e armi esplosive costruite artigianalmente (Mc Gyver o A-Team, fate voi). Motoseghe oversize e seghetto circolare innestato su moncherino (Ash, di La Casa 2). Pippone patriottico ai niùiorchesi fatto dal predellino (Berlusconi…) e per finire, scontro volante nell’occhio del ciclone tra lo squalo bianco e l’eroe che, munito della suddetta motosega, penetra l’animale dalla bocca uscendone dal sedere (Bad Taste).

Da IMDB risultano molti cameo di attori/personaggi (a noi sconosciuti) anche nel ruolo di se stessi, il che indica il successo avuto dal primo capitolo di Sharknado. Si ride di gusto, in Sharknado 2, e la risata non è provocata inconsapevolmente. Tutto è voluto, anche l’omonima sigla rock dei titoli di testa. Da vedere con un chilo di pop-corn e tanti amici cazzari.

P.S.

Se credete che dopo gli squali volanti nulla possa stupirvi, recuperate il recente Blood Lake – Attack of the killer lampreys, altra perla Asylum…