The Following, il meglio deve ancora venire? Forse no!

Quindici episodi per questa serie rilasciata da FOX, certo che se il buongiorno si vede dal mattino e siamo solo al quarto episodio, mi sembra una grande cazzata!

Normalmente attendo nell’esprimere un parere personale, normalmente infatti…

Qui siamo difronte ad un prodotto molto scarso, un po’ me l’aspettavo da Kevin Meade Williamson ma qui rasentiamo il nulla totale.

The Following

Williamson forse qualcuno lo ricorda per Dawson’s Creek o forse per il suo blockbuster cinematografico Scream, di recente si è fatto notare per il teen drama The Vampire Diaries (che peraltro al sottoscritto piace), certo The Following non resterà nella storia e speriamo che l’amato Kevin si dia alla coltivazione della terra.

Tralasciamo il fatto che si vorrebbe scimmiottare Jack Bauer (24 ore), un format geniale ma one-shot, senza esplicitarlo chiaramente e depauperandolo dell’aspetto “countdown”.

Tralasciamo che se vuoi fare un serie su di un serial killer o setta di serial killer non devi farti produrre da FOX. Lo sanno tutti che in chiaro hai limiti troppo stringenti su trama e visual.

The FollowingTralasciando che Kevin Bacon in “bello e maledetto” ci potrebbe anche stare, ma risulta talmente esagerato e incredibile da risultare fastidioso. Le scene della bottiglietta d’acqua riempita a mo’ d’alcolista anonimo è insopportabile.

Nulla a confronto dell’interpretazione dell’inglese James Purefoy, super villain scarico e inadatto come pochi, eppure chi lo segue artisticamente da tempo non può che dirne bene.

Tralasciamo i comprimari imbalsamati, possibile che passino otto anni e neppure una ruga in più? Trovatemi il truccatore e licenziatelo. Qui non si tratta di budget ma proprio di incapacità!

Tralasciamo che squartare cinque persone (FBI) in una casa circondata da agenti in gran spolvero, senza che nessuno si accorga di nulla, potrebbe avvenire solo nelle fantasie più recondite del peggior regista di B-Movie… con rispetto parlando.

Tralasciamo la fotografia da FOX, purtroppo quella c’è in tutte le loro produzioni, una regia discreta senza guizzi e sangue troppo a tinte fluo.

The Following

Non posso sorvolare sulla trama inverosimile e totalmente errata nei presupposti. Il fatto di utilizzare gli scritti di Edgar Allan Poe (leggetevi il buon Marco Busatta) con una lettura decisamente antistorica e forviante mi lascia basito.

Non è questione di moralismo letterario, neppure sono così ingenuo, incapace di capire le romanze forzature dello sceneggiatore ma questa storia rimane una cazzata e vi assicuro che ne leggo/guardo molte (un vanto personale).

Ecco, come scrivevo all’inizio di questa mia delusione, siamo arrivati solo al quarto episodio e nella vana speranza, di un qualcosa che non sia una bruttissima copia di Dexter, Boardwalk Empire e 24, attendo imprevisti sviluppi futuri.

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