10 eccelsi motivi per amare Udine, ovvero il Friuli visto da una studentessa fuori sede, dopo cinque anni di vita udinese.

Ho traslocato a Udine come studentessa fuori sede cinque anni fa, ovvero quando ero appena maggiorenne. Volendo dirla tutta tuttissima, è stato uno shock, ma dubito che un trasloco a un’età così giovane in qualunque altra parte del mondo mi avrebbe dato sensazioni diverse. Mettiamoci anche che passare dal liceo all’università non è una passeggiata e che dover scegliere un indirizzo intorno a cui far ruotare i propri studi non è una prospettiva proprio da vivere a cuor leggero.

Ero stata a Udine due sole volte: la prima, quando ero andata a vedere com’era l’università, e la seconda, per il test d’ingresso. Mi era sembrata una città molto tranquilla, forse anche troppo, e non mi era parsa in niente simile a Roma o a Bologna, che erano le altre opzioni che avevo considerato. Ah, già, avevo passato in rassegna anche Cesena.

Il primo anno, giuro, è stato un vero trauma: i corsi di Linguistica, il dover fare amicizia, l’imparare a studiare con un metodo nuovo, la cultura diversa… C’era di che impazzire. Solo che, a poco a poco, Udine mi ha conquistata e mi ha mostrato dei lati di sé che mi hanno profondamente colpita. Vi do i miei dieci buoni motivi per coccolare Udine.

10. Quanti teatri!

Udine è una città piccina, sui 150.000 abitanti, ma è un tripudio di gruppi teatrali, stagioni di prosa e iniziative splendide. L’opera lirica all’aperto in estate è realmente meravigliosa, ma i due teatri della città non sono certo da meno. Se vi capiterà di andare a Udine, date un’occhiata alle programmazioni del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e del CSS Teatro Stabile d’Innovazione FVG. Se trovate un titolo che vi ispira, andate! Non ve ne pentirete.

9. Il FEFF

Far East Film Festival. Anche per me era una sigla sconosciuta, all’inizio. Poi ho partecipato a un’edizione e, da quel momento in poi, è diventato il mio appuntamento annuale fisso. Si tratta di un festival di cinema orientale popolare messo in piedi da zero dal collettivo del Visionario, il cinema della città. Per una decina di giorni, Udine è invasa da attori, produttori e registi da ogni dove, per non parlare degli eventi all’aperto, come il cosplay e il red carpet. Sono molto seria: andate! Anche se non sapete niente di cinema asiatico (come me, del resto), andate!

8. Lo Spritz Hugo e lo spritz Hugo Love

Dite quello che volete, a Udine lo spritz ha un sapore diverso. Lo spritz Hugo alla menta e quello Hugo Love con l’arancia poi, sono due cose ghiacciate e strabuone che, nel mio immaginario, sono IL sinonimo di Udine. Sedetevi in piazza San Giacomo e brindate alla vita, ché ne vale la pena.

7. Il triangolo delle Bermuda udinese: Tiger, Grom e le librerie

La mia vera fortuna è avere amiche e amici strane e strani quanto me. Dateci un gelato, un giochino strano di Tiger e qualche libro, e siamo felici. Sotto la Galleria Bardelli c’è il famoso triangolo delle Bermuda udinese: il tripudio dei nostri passatempi preferiti, in cui possiamo perderci anche per ore, senza neppure rispondere al telefono. Ve lo dico ora: quando sono a Udine e non rispondo ai WhatsApp, sono stata catturata dal triangolo. Pazientate e riemergerò, oppure fatevi un giro da quelle parti e, con ogni probabilità, mi troverete.

6. Cibo. Cibo. Cibo. Cibo. Cibo. Cibo

Dovunque andiate, ci sarà del cibo. Sul serio. Che entriate in un locale per fare aperitivo, che andiate al Bire per una Radler, che vi parcheggiate al vegan La Libellula, ci sarà del cibo fa-vo-lo-so. I miei consigli personali: le polpette di melanzana e il frico da Teresina, le patatine con la salsa rosa al Bire, i burger al Mezza Libra, la lasagna vegan a La Libellula, la pizza al carbone vegetale da Peperino Grill.

5. I dintorni

Se guidare un po’ non vi dispiace, ci sono dei posti che meritano davvero di essere visitati. Non tutti sono raggiungibili con i mezzi pubblici, ma vi consiglio comunque di andarci. Primo tra tutti, il lago di Cavazzo, poi Cividale, Caorle, la Slovenia, la Croazia e l’Austria. Tra quelli da visitare raggiungibili con il treno, ci sono Trieste, Venezia e Treviso. Questi ultimi tre, specialmente i primi due, sono decisamente meglio in treno, perché in bocca al lupo per trovare un parcheggio.

4. InstaMeet e Color Run

Queste sono cose per chi è ben felice di giocare. L’InstaMeet è davvero bellissimo, specialmente la caccia al tesoro, mentre la Color Run è per chi se ne frega di tornare a casa puzzolente e multicolor. Di sicuro li conoscete già entrambi, perché sono eventi worldwide, ma magari non sapete che esistono anche a Trieste, quindi ve lo dico 🙂

3. I friulani sorridenti

Non c’è NIENTE come un friulano che ti sorride. Non saprei spiegarvi bene il perché, ma in Friuli bisogna sapersi conquistare le persone. Non è un procedimento immediato, ma è davvero molto bello. Laddove richiede anni, il risultato diventa ancora più prezioso. Provare per credere.

2. Grado e Karnten Thermae

Grado è un città di mare raggiungibile in macchina. Devo metterla qui, a sé stante, perché è una città strana. Di base, non è una località di mare per giovani, come Lignano, ma è carinissima. Le terme, invece, sono in Austria, e sono un parco giochi per adulti. Se siete animali acquatici, come me, e pigrottate molto allegramente nell’idromassaggio, come me, è il posto che fa per voi.

1. Udine è UDINE!

Tranquilla, adorabile e passeggiabile: Udine è bella e basta. Il centro è piccolo, ma è l’ideale per chi ha voglia di perdersi in una città palesemente curata e coccolata dai suoi abitanti. Si respira tutto, dall’arte alla voglia di divertirsi, all’amore per il silenzio alla capacità di fare festa. Non lo dico perché ci ho vissuto, ma perché Udine, con tutte le sue contraddizioni e piccolezze, è e resta la “mia” città, quella dove ho imparato che anche in un luogo piccolo possono essercene per tutti i gusti.

Ci vediamo presto, Udine bella. Anche oggi, ti penso. Come ieri. Come sempre.