Il costruttore di bombe di Patrick Quinlan è una magnifica lettura, ricco di suspence, crudo e coraggioso (Victor Gishcler)

Titolo: Il costruttore di bombe
Autore: Patrick Quinlan
PP: 344
Editore: Newton Compton
Prezzo: Euro 9,90

“Tra Elmore Leonard e Quentin Tarantino” titola il retro di copertina de Il costruttore di bombe di Patrick Quinlan, nell’elegante edizione di Newton Compton Editori, collana Vertigo black.

Parole pesanti, a prima vista eccessive, roba da ufficio stampa e marketing insomma… Invece no.

Perché per una volta, giusto per essere chiari, è proprio vero. Le ragioni sono parecchie, vediamole nel dettaglio.

C’è una partenza a duecento all’ora tanto per cominciare, poi una ridda di personaggi che sembrano sputati fuori dal set di Pulp Fiction di Tarantino, appunto, o Snatch – Guy Ritchie of course – o magari dallo Smokin’ Aces di Joe Carnahan.

Humour nero e una storia d’assalto, caratterizzazioni dei protagonisti accuratissime che li rendono maledettamente simpatici e ricchi di contraddizioni e perciò oltremodo credibili, colpi di scena e dialoghi anticonvenzionali. Tutto questo fa de Il costruttore di bombe una lettura emozionante.

Mettete allora uno come Smoke Dugan, di professione costruttore di bombe, nelle condizioni di rubare a Big Vito – boss della mala newyorchese – due milioni e mezzo di dollari. Agganciategli alle costole tre killer assetati di sangue, aggiungete una bomba sexy specializzata in arti marziali con un nome come Lola Bell e due pornografi da snuff movies con il debole per lo stupro. Otterrete il quadro complessivo.

Se poi la scrittura di Quinlan non rinuncia a passaggi tesi come una corda da impiccagione e ritaglia lacrime intrise d’elegia nei momenti di maggior analisi e descrizione allora avrete fra le mani un capolavoro e, del resto, se uno come Victor Gischler dice dal retro di copertina che “Il costruttore di bombe è una magnifica lettura, ricco di suspence, crudo e coraggioso…” allora, probabilmente, quanto scritto trova perlomeno una conferma importante. Speriamo che basti ai nostri lettori per comprare il libro perché non farlo sarebbe un peccato capitale.

In ultima, tanto per scoccare l’ultima freccia, e non è cosa da poco, il libro viene venduto a Euro 9,90 che, in periodi di magra come questi, suona come una benedizione.

Grazie allora, una volta di più, a Newton Compton.

Leggi l’intervista a Patrick Quinlan pubblicata su Sugarpulp.it