La condanna del sangue: primavera e ombre per il commissario Ricciardi.

Titolo: La condanna del sangue. La primavera del commissario Ricciardi
Autore: Maurizio de Giovanni
Editore: Einaudi
PP: 296
Prezzo: 12 euro

La condanna del sangueAprile 1931, a Napoli la primavera finalmente fiorisce, affascinando gli animi ed i corpi.

La seconda stagione del commissario Ricciardi è giunta, presentandoci un protagonista sempre più diviso tra l’operosità del poliziotto e le pene d’amore dell’uomo, un amore che si avvicina e si allontana, facendo capolino con timidezza tra dubbi e paure.

Questa volta il nostro Ricciardi è chiamato a risolvere un caso molto complesso, l’omicidio efferato di un’anziana cartomante, la signora Carmela Calise. Molti risultano essere gli indiziati, ognuno con un movente plausibile per la morte della donna, collegata a fatti di usura ed inganni.

Nel frattempo Maione, il fedele braccio destro del commissario, viene coinvolto in una questione sentimentale capace di rapirne la mente ed il cuore, facendoci conoscere più a fondo un personaggio interessantissimo che in alcuni frangenti, effettivamente, ruba la scena a Ricciardi.

Il continuo intrecciarsi di situazioni passionali e intrighi di sangue e menzogne cattura il lettore costringendolo a proseguire senza sosta, sfogliando pagina dopo pagina, ammaliato dalla poetica e garbata narrazione di Maurizio de Giovanni.

La condanna del sangue” è un giallo costruito magistralmente, strutturato in modo tale da risolversi nelle ultime pagine, dopo una fitta serie di “colpi di teatro”. 
L’abilità investigativa di Ricciardi ancora una volta si scontra con la propria titubanza sentimentale, che lo spinge a vivere in una malinconia fatta di occasioni perdute e aggravata dall’inesorabile trascorrere del tempo.

Ogni scena è un affresco a tinte vividissime, un quadro di vita quotidiana fatto di felicità e dolore tra le case e le strade di una Napoli suggestiva e brulicante di passioni.

De Giovanni mira dritto al cuore del lettore, conquistandolo attraverso parole che esplorano a fondo i personaggi che animano il romanzo.

Niente è lasciato al caso, persino i più piccoli particolari sono funzionali a creare un clima sospeso scandito da rivelazioni sorprendenti.
 Aspettando l’estate, non resta che godersi una storia delicata e oscura allo stesso tempo, uno scorcio di vita passata che riesce a toccare i giusti tasti del nostro animo.

Il commissario Ricciardi rivela con estrema chiarezza la propria umanità senza nascondere le debolezze e la sofferenza interiori. E’ assolutamente impensabile non affezionarsi ad un personaggio così ben delineato e in lotta con la propria maledizione personale che lo perseguita giorno e notte, il “Fatto”, ossia la capacità di vedere continuamente le vittime di omicidio nei loro ultimi penosi attimi di vita.

Le stagioni passano ma i romanzi intensi e speciali come La condanna del sangue restano, conquistandosi un posto speciale nella memoria e nel cuore dei lettori.