Al servizio segreto di Sua Maestà è il filme di Bond che più di ogni altro ha diviso fan, anche al giorno d’oggi

E con il nostro viaggio sulle tracce dell’agente segreto meno segreto di tutti i tempi arriviamo ad uno dei film più discussi dell’intero franchise, quel Al servizio segreto di Sua Maestà che ha diviso e continua a dividere i fan.

Il motivo è presto detto: per la prima volta sullo schermo non c’è più Sean Connery nei panni di James Bond, ma bensì l’attore australiano George Lazenby.

I Territori Noir di 007: Al servizio segreto di Sua Maestà (6 di 23)

E’ il 1969 e ormai Connery non ne può più di interpretare 007 (anche se poi tornerà per altri due film) e così la produzione è costretta a trovarsi un altro protagonista.

Il pubblico però non sembrò gradire molto la scelta anche perché, a sentire gli inglesi, Lazenby aveva un forte accento australiano, particolare non di poco conto.

Peraltro la produzione aveva scelto originariamente Timothy Dalton, che però rifiutò, così come Roger Moore, all’epoca troppo impegnato.

Ironia della sorte entrambi finiranno poi per interpretare James Bond sullo schermo.

Va detto comunque che Al servizio segreto di Sua Maestà è un gran bel film, uno di quelli che si guardano ancora molto volentieri: la trama c’è, gli attori ci sanno fare, i cattivi sono davvero cattivi, le location fantastiche.

I Territori Noir di 007: Al servizio segreto di Sua Maestà (6 di 23)

Questo peraltro è il film in cui assistiamo al matrimonio di James Bond con la splendida Dianne Rigg, una delle Bond-girl più affascinanti di sempre.

Le location? Da favola dicevamo, a partire dal fantastico chalet svizzero in cui risiede il nostro amato Ernst Stavro Blofed (interpretato dal grande Telly Savalas), il Piz Gloria.

La Svizzera coperta dalla neve è lo scenario principale del film, che ci regala anche una capatina in Portogallo (Bond si sposa a Cascais, vicino a Lisbona).

Non manca naturalmente Londra, ma le vere protagoniste di questo film restano le Alpi innevate che, con il loro scenario da sogno.

I Territori Noir di 007: Al servizio segreto di Sua Maestà (6 di 23)

Un sogno che si trasforma presto in incubo: la scena finale, con il neosposo James Bond che sussurra “abbiamo tutto il tempo del mondo” di fronte al cadavere della moglie è una delle più drammatiche ed intense di tutta la serie e contribuisce a rendere questo film davvero unico.

Leggi i precedenti articoli della serie “I Territori Noir di 007″:

Licenza di uccidere (1 di 23)

Dalla Russia con amore (2 di 23)

Goldfinger (3 di 23)

Thunderball – Operazione Tuono (4 di 23)

Si vive solo due volte (5 di 23)